Il processo di vendita dei beni immobiliari pubblici era iniziato nella
metà degli anni '90, ma i numerosi provvedimenti bipartisan hanno
prodotto risultati modesti. Oggi la vendita annunciata dal governo Monti
si farà perché la crisi economica favorisce l'efficacia dei
provvedimenti.
I beni da vendere appartengono a quattro categorie. I
beni culturali, e cioè i gioielli che rappresentano la storia e il
prestigio del nostro paese, luoghi spesso a disposizione di tutta la
popolazione. Beni che sono alla base di uno degli articoli fondamentali
della prima parte della Costituzione verranno svenduti senza remore: non
ce lo possiamo permettere più, secondo la religione dei professori.
Vedremo che dirà al riguardo il Presidente della Repubblica che in
passato ha richiamato all'intangibilità delle radici culturali
dell'Italia.
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Così non usciamo dalla crisi
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