lunedì 16 luglio 2012

I giovani agricoltori protestano: giù le mani dalle terre demaniali



A Roma un flash mob di ragazzi si oppone alla svendita delle terre pubbliche. I manifestanti dichiarano di essere amareggiati dall'attegiamento del ministero delle Politiche Agricole che non ha approvato il decreto di legge n.1 che prevede la pubblicazione di una lista delle terre demaniali assegnate ai giovani

Valentina Romano
Ministero agricoltura - SEL protesta  giovani agricoltori
ROMA – Un gruppo di ragazzi ha dato vita ad un “flash mob” a Roma per supportare il decreto di legge n.1 che prevede la pubblicazione di una lista delle terre pubbliche da assegnare ai giovani. Sta succedendo proprio davanti alMinistero delle politiche agricole. I ragazzi si sono ritrovati questa mattina e con l’appoggio diSinistra Ecologica LibertàAiabAlpa-Cgil e dell’Associazione Internazionale Crocevia e del “Coordinamento romano terre pubbliche” hanno incominciato a protestare contro la possibile svendita del patrimonio demaniale. Il ministero si è già reso disponibile ad accogliere i manifestanti e affrontarli “faccia-a-faccia” invitandoli al suo interno.

I MANIFESTANTI – I giovani agricoltori si sono travestiti da vecchi “per evidenziare che l’Italiaè il Paese con i conduttori agricoli di età media più alta in Europa e che le promesse non mantenute sulle terre pubbliche contribuiscono a rallentare il ricambio generazionale in agricoltura” spiegano gli organizzatori della mobilita. I manifestanti dichiarano che il loro obiettivo è proprio quello di convincere il Ministero delle politiche agricole di non mettere all’asta le terre demaniali. Il responsabile agricoltura nazionale di SelLoredana De Petris, dice: “Chiediamo al ministro l’immediata pubblicazione del primo decreto attuativo con l’elenco delle terre pubbliche da assegnare ai giovani. Intendiamo inoltre ribadire con forza che deve essere data priorità all’assegnazione in affitto, come previsto dalla modifica alla legge introdotta alla Camera, e che deve essere diramata dal Ministero una circolare attuativa per le Regioni e i Comuni, detentori di gran parte del patrimonio pubblico a vocazione agricola.”


IL FLASH MOB – La scintilla che ha fatto scatenare il “flash mob” è stata la scadenza del termine previsto dall’articolo 66 del decreto legge n.1 che prevede l’approvazione immediata del Ministero delle politiche agricole insieme al Ministero dell’economia sul decreto con la lista delle terre pubbliche da assegnare ai giovani. Nel manifesto contro i ministeri, i ragazzi scrivono che: “Dopo tre anni di promesse e gli annunci ripetuti da tre diversi ministri, ad oggi non un solo metro quadro di terra dei 380.000 ettari a vocazione agricola di proprietà dello Stato è uscito dai cassetti dell’Agenzia del Demanio”.





tratto da
http://www.ilvostro.it/giovani-e-societa/i-giovani-agricoltori-protestano-giu-le-mani-dalle-terre-demaniali/48021/

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