venerdì 21 giugno 2013

Per Mormanno alla Camera un Ordine del giorno... e basta

Provvedimenti di emergenza per l’Aquila, per i terremotati dell’Emilia, per il Porto di Genova, per Piombino ecc. sono compresi dentro il Decreto legge emergenze approvato in via definitiva dalla Camera dei deputati e sul quale il governo ha posto la questione di fiducia.
Come accade ormai da un bel po’ di anni nel nostro Parlamento, le emergenze diventano un cavallo di Troia per far passare come necessari e urgenti altri provvedimenti che tali non lo sono. In questo caso si tratta, per esempio la destinazione delle terre di scavo nelle grandi opere o le “compensazioni” ai comuni interessati dai lavori della Tav Torino-Lione.
Non c’è stato però neanche un piccolo spazio, una riga, per le popolazioni del Pollino colpite dal sisma nel 2012.
Per chi sa consolarsi c’è sempre un ordine del giorno di cui riportiamo il testo. Conseguenze? Poco o nulle perché come ben si sa un ordine del giorno non si nega a nessuno e di ordini del giorno sono pieni... gli archivi parlamentari. A meno che i cittadini di Mormanno non sapranno ricordare al governo questo Ordine del giorno.

La Camera, premesso che:

la scorsa settimana nell’Aula del Senato è stato accolto dal Governo un odg (G6.202) con il quale il Governo si è impegnato a valutare la situazione in cui si trova l’area del Pollino interessata da eventi sismici rilevanti dal 2010, e a considerare, stante il perdurare dello sciame sismico, di prorogare il termine di scadenza dello stato di emergenza: infatti il 26 ottobre 2012, sia in Basilicata che in Calabria, precisamente nell’area del Pollino, si è verificato un evento sismico di magnitudo 5.1 al culmine dello sciame sismico iniziato nel 2010, mentre risale a qualche settimana fa una scossa di magnitudo 3.0;
il problema, ormai annoso e ripetitivo, oltre a provocare danni materiali ad edifici pubblici e privati, ha costretto gran parte della popolazione a vivere tutto l’inverno nelle auto e in luoghi di fortuna:
in particolare è stato necessario, nell’ottobre del 2012, evacuare ospedali, scuole, locali commerciali; inoltre, il sisma ha causato l’interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica in diversi comuni e crolli su strade di collegamento;
la ristrettezza dei tempi a disposizione per l’esame della Camera non ha consentito di integrare e modificare il testo già approvato dal Senato, al fine di prevedere interventi a sostegno delle zone interessate da recenti eventi sismici, come quelli verificatisi nell’area del Pollino, impegna il Governo:
a prorogare il termine di scadenza dello stato di emergenza per le aree del Pollino colpite dal sisma sino al 31 dicembre 2014;
ad adottare misure di esenzione in materia di IMU e TARSU per i fabbricati distrutti o resi inagibili totalmente o parzialmente a causa dei citati eventi sismici, sino al rilascio della futura eventuale certificazione di agibilità sismica, anche secondo quanto disposto dall’ordine del giorno n. 25 approvato dal Governo nella seduta della Camera del giorno 18 giugno
2013;
a disporre la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi e delle rate di mutuo, nonché la sospensione di ogni procedura di esecuzione forzata posta in essere sui beni di persone fisiche e giuridiche residenti nelle aree colpite dal sisma del 26.10.2012, da concessionari della riscossione e da istituti di credito: conseguentemente, dovrebbero essere annullate eventuali sanzioni già irrogate;
ad escludere, dal computo del saldo rilevante ai fini del rispetto del patto di stabilità interno le spese in conto capitale e di parte corrente sostenute dai comuni per interventi urgenti e per il personale utilizzato per fronteggiare lo stato di emergenza conseguente ai predetti eventi;
ad autorizzare le amministrazioni locali colpite dal sisma del 26.10.2012 ad impegnare eventuali avanzi di bilancio, in deroga al patto di stabilità interno, per anticipare, nelle more della definizione delle misure statali, le somme necessarie ad interventi urgenti per i danni subiti dalla popolazione colpita.
9/1197/13. Antezza, Bruno Bossio, Oliverio, Folino, Covello, Placido, Realacci, Stumpo, D’Attorre, Magorno, Censore, Aiello, Bruno, Galati, Latronico, Barbanti, Liuzzi, Nesci, Parentela, Dieni.

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